Allerta farmaci: ecco quali non troverai più a partire da Febbraio

A causa di un ritardo nell’adattamento ad un regolamento europeo vecchio di quasi 10 anni, molti farmaci, circa una decina, da gennaio rischiano di sparire. Infatti l’Italia è di gran lunga molto in ritardo sull’adeguamento di un importante regolamento europeo sulle confezioni dei farmaci, ovvero sui bollini farmaceutici che permettono di garantire che essi non siano stati ma non messi o contraffatti.

Ti potrebbe interessare:

A causa di ciò, infatti a partire dal 9 febbraio 2025, molti farmaci che ad oggi, vengono utilizzati da tantissime persone, potrebbero sparire dagli scaffali di tutte le farmacie. In questo articolo, quindi andremo a vedere quali farmaci non si potranno più trovare a partire da febbraio, dato che appunto, ci sono problemi sull’adattamento di questo regolamento europeo.

Cosa farà il governo?

Ad oggi, il governo non ancora fornito risposte specifiche a questo problema e a questo regolamento europeo, ormai attivo da quasi 10 anni ma che per il quale, l’Italia aveva ricevuto una deroga. Sono giorni ormai che le associazioni dei produttori di farmaci e anche i farmacisti cercano una risposta e chiedono dei chiarimenti.

Ormai però, le procedure sono già bloccate e i tempi per aggiornare le linee di fabbricazione sono molto strette quindi non si sa ancora come agire e probabilmente da febbraio molti farmaci non potranno essere più venduti. Infatti, nel 2011 l’Unione Europea ha approvato un regolamento per cui tutti gli Stati dovevano avere un unico sistema contro la contraffazione dei farmaci e nel 2016 diventa vincolante per tutti gli Stati membri.

Quali farmaci non saranno più venduti?

Come stavamo dicendo, nel 2016 questa direttiva è divenuto un vero e proprio regolamento ma c’era stata un’eccezione ovvero l’Italia e la Grecia che avevano introdotto un loro sistema anticontraffazione, che ad oggi ha sempre funzionato ma adesso l’Unione Europea ha dato loro il tempo fino al 9 febbraio 2025 per uniformarsi. Come pensa sappiamo, l’Italia utilizza il bollettino farmaceutico ma le tre nuove regole prevedono:

  • la stampa su ogni scatola di un codice a barra ovvero il datamatrix;
  • bisogna creare un archivio nazionale dei farmaci collegato ovviamente a quello europeo;
  • ci deve essere un sigillo su ogni scatola.

Dunque la Datamatrix, è un’etichetta che deve essere eletta con appositi strumenti e che permette agli operatori del settore di sapere la provenienza del farmaco e la sua data di scadenza. Mentre l’archivio nazionale che va appunto ad incrociare i dati con quello europeo garantisce che un qualsiasi farmaco non venga contraffatto mentre il sigillo assicura che la scatola sia intatta e quindi non manomessa.

Ovviamente, però, l’Italia è in grave ritardo per adeguarsi a questo nuovo regolamento e il governo ad agosto ha approvato un decreto legislativo che va a contenere i principi generali ma ciò è ancora molto impreciso. Infatti i produttori non riescono ad adeguarsi alle linee guida non essendo pronti ai vari cambiamenti.

Lascia un commento